Volk (Le luci dell'Eos Vol. 3) (Italian Edition) by Aurora R. Corsini

Volk (Le luci dell'Eos Vol. 3) (Italian Edition) by Aurora R. Corsini

autore:Aurora R. Corsini [Corsini, Aurora R.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893124294
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 2018-09-04T22:00:00+00:00


Capitolo Quindici

I fumi che si levavano dal materiale fuso gli facevano lacrimare gli occhi e bruciare la gola, nonostante indossasse un paio di occhiali protettivi e una maschera con il filtro; ogni tanto Alik doveva fermarsi e uscire all’aperto, per respirare aria pulita che non fosse satura di particelle per lui velenose. Ricoprire le armi dell’Eos con quella lega a base d’argento, studiata per migliorare la scarsa resistenza agli urti di quel particolare metallo, era un’attività lenta e metodica, in grado di assorbire tutta la sua concentrazione e liberargli la mente da qualsiasi altro pensiero. L’espediente perfetto per rilassarsi e scacciare le preoccupazioni.

Aveva chiesto anche a Oliver di fargli compagnia, nella speranza che abbandonasse le mura della villa, ma lui non aveva voluto rinunciare alla sicurezza che rappresentavano. Nelle ultime due settimane aveva iniziato a uscire dalla propria camera, di tanto in tanto, e già quella era stata una conquista significativa rispetto allo stato di apatia totale che aveva preceduto la visita alla madre.

Dopo che si era addormentato al suo fianco, in quel boschetto, Alik si era ritrasformato e l’aveva caricato in auto, riportandolo a casa. Oliver era mutato nel sonno, risvegliandosi umano, e da quel giorno non erano più riusciti a convincerlo a evocare il suo animale, sebbene avesse indubbiamente rappresentato un grosso passo in avanti nel processo di adattamento alla nuova vita. Riuscire a diventare per la prima volta un lupo in modo cosciente, senza traumi, era stato positivo, eppure lui ne era ancora terrorizzato.

Il caldo sole di fine estate era tramontato da pochi minuti e nel cielo restavano alcune striature rosso cupo che andavano tingendosi di viola; Alik lavorava alla luce delle lampade elettriche montate sulle pareti del garage ai limiti della proprietà. Aveva riconvertito l’ambiente per le proprie esigenze, allestendo una fucina e parcheggiando le automobili nello spiazzo a fianco dell’alto cancello all’ingresso.

Stava immergendo un pugnale nel metallo liquido, reggendolo con una lunga pinza, quando udì un fruscio all’esterno, seguito da un suono sommesso di passi. I nuovi arrivati sarebbero stati in grado di muoversi in assoluto silenzio, se l’avessero voluto, ma era evidente che avessero preferito avvisarlo della loro presenza.

«Arrivo,» disse senza voltarsi, finendo di rigirare la lama nell’argento e poi sollevandola per controllare il risultato.

«Fai con calma.» La voce profonda di Mathias era vicina, doveva essere entrato dalle doppie porte che lui aveva lasciato spalancate per disperdere i vapori tossici.

Soddisfatto di come era venuta l’argentatura, Alik scrollò il pugnale e lo appese insieme a tutte le altre armi che aveva sistemato quel pomeriggio, in modo che il metallo in eccesso potesse colare via. In seguito, si sarebbe occupato di affilare nuovamente le lame e rifinirle.

«Avevi bisogno di qualcosa?» Si tolse gli spessi guanti di cuoio e li appoggiò sul tavolo lì accanto, poi abbassò la maschera, sollevando gli occhiali sopra la testa mentre si girava verso il vampiro. Non poté trattenere un sorriso nel vederlo con una delle sue spade tra le mani.

Mathias gliela porse per l’elsa. «La punta è tutta rovinata, penso che serva dell’altro argento.



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